Il 17 ottobre 2000 viene sgomberato il campo di casilino 700, il più grande d’Europa con i suoi oltre 1400 residenti. Questo campo, alcuni decenni fa, accoglieva quel sottoproletariato di siciliani e calabresi immortalato dai vividi racconti e romanzi di uno dei più apprezzati scrittori italiani del ‘900: Pier Paolo Pasolini.
Le persone mandate via da quel campo sono state “buttate” nelle aree abusive di Salone e Casilino 900 dove, nel corso degli anni, si erano accampati altri rom. Peggiorndo così la situazione di accampamenti di per sé già indecenti, privi come sono di qualsiasi servizio. Quì però non li vede nessuno, lontani come sono dalle zone abitate. Oggi l’insediamento di Casilino 900, è abitato da circa 650 rom provenienti dalle terre martoriate della ex-Jugoslavia e pertanto vi incontriamo bosniaci, montenegrini, kossovari, macedoni e serbi, tutti comunque accomunati dall’identica appartenenza etnica: il popolo rom.
Il campo, situato in uno dei quattro angoli creati dall’incrocio di via Casilina con viale Palmiro Togliatti, confina, verso l’interno, col parco pubblico appena costituito nell’area, sede per molto tempo, dell’aeroporto militare di Centocelle e fino al 2000 contenitore del campo nomadi di casilino 700. Il campo è collocato in una posizione appartata, nascosto sul lato di viale Palmiro Togliatti dall’ingombrante e degradante presenza di “sfasci” e sul lato di via Casilina da uno spessore di vegetazione arborea che ne occulta il profilo.
Il campo non è tra quelli autorizzati e attrezzati dal comune di Roma (in tutta la città ne esistono solo 11) ma viene tollerato dall’amministrazione comunale che di tanto in tanto esegue lavori di manutenzione delle strade che si allagano durante le piogge. Il campo è dotato di bagni chimici, peraltro insufficienti e malfunzionanti e di una fontanella (per 650 persone !). Oltre duecento bambini frequentano la scuola trasportati da pullman convenzionati col dipartimento XI del Comune e seguiti da operatori rom e dell'associazione Casa dei Diritti Sociali.
Gli insediamenti etnici sono dei ghetti cioè dei luoghi di raccolta di minoranze di diversi, di stranieri, di emarginati. Casilino 900 non si sottrae a questa dinamica oggettiva anche se forse scarsa ne è la consapevolezza da parte della società maggioritaria. I rom del campo vivono innanzitutto una condizione di emarginazione, di relegamento in una condizione abitativa di forte precarietà, con un alto livello di disoccupazione nonostante l’ingegnosità provata dai suoi abitanti, abilissimi in tanti mestieri diversi.
regolamento interno
Regolamento: 1 - saranno espulse le persone che non rispettano le seguenti regole 2 - è vietato incendiare materiali tossici tipo plastica, copertoni, formica e immondizia 3 - ogni famiglia deve tenere pulita la sua zona abitativa e le strade circostanti 4 - tutti coloro che compiono atti criminali saranno allontanati e saranno denunciati alle forze dell'ordine 5 - è vietata la discarica di calcinacci e materiali tossici 6 - tutte le famiglie sono tenute a mandare i loro figli a scuola 7 - otto responsabili della sicurezza: Rusdia Seidovic, Ismael Abdul, Zuhdia Ramovic, Esed Seidovic, Toni Adzovic, Goran Seidovic, Klej Husovic, Janko Salkanovic, sono stati nominati per far rispettare il regolamento. Il regolamento è stato approvato il 16.11.2008 in assemblea da tutti i capi famiglia.
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